5 belle scoperte da delegata CYE, la rete europea dei giovani celiaci

Dal 2021 sono delegata italiana del CYE (Coeliac Youth of Europe), il gruppo giovani di AOECS (Association of European Coeliac Societies), l’organizzazione indipendente e no-profit che riunisce le associazioni celiachia in Europa. Ho scoperto di essere celiaca da circa 15 anni, e da altrettanto tempo sono socia dell’Associazione Italiana Celiachia, eppure, soltanto da quando faccio parte attiva dell’associazione come delegata CYE, mi sono accorta di una serie di risultati raggiunti, di progetti virtuosi e di buone opportunità per chi viaggia senza glutine, che voglio sintetizzare in 5 belle scoperte, credo utili da condividere con chi ha ricevuto la diagnosi di celiachia da poco, oppure con chi, come me, non ha mai avuto l’occasione di approfondire.  

  • Travel Net: una guida pre-partenza

Fra i progetti del CYE più interessanti per chi sta preparando un viaggio all’estero, c’è un ottimo punto di partenza, una vera e propria guida informativa divisa per ogni paese, in cui trovare tutte le possibilità di ristorazione ma anche di reperibilità di prodotti senza glutine. Ogni sezione, inoltre, include riferimenti delle Associazioni Celiachia dei vari Paesi per maggiori approfondimenti. 

Oltre alle informazioni su dove trovare cibo senza glutine all’estero, Travel Net raccoglie anche una serie di frasi utili per chiedere un locale gluten free, ma anche per esprimere le proprie esigenze alimentari nella maniera più corretta in molte lingue diverse. Ogni messaggio in lingua ha sempre anche un prospetto in inglese. 

Il progetto si chiama Travel Net e si trova a questo link

La cosa interessante è che l’obiettivo del CYE per Travel Net è, non solo mantenere costantemente aggiornate tutte le informazioni per ogni paese europeo, ma anche ampliare sempre di più la guida, fino a comprendere informazioni dedicate a ogni paese del mondo. Se avete quindi informazioni dirette perchè avete soggiornato in un Paese non presente nella lista, contattateci!

  • Senza glutine in tutte le lingue d’Europa

A proposito di lingue straniere, partecipare attivamente alla vita dell’Associazione in qualità di delegata CYE è una grandissima opportunità, non solo per fare associazionismo e contribuire al miglioramento della condizione delle persone celiache in Italia e all’estero, ma anche un modo divertente per fare amicizie oltre confine, conoscere culture diverse, e soprattutto per praticare e perfezionare le lingue straniere. Ci avevi mai pensato? 

  • Viaggi più lunghi?
    Referenti in carne e ossa e altre possibilità

Da quando ho scoperto di essere celiaca ho fatto un solo viaggio all’estero, sono stata in gita fra Amsterdam e Bruxelles. La situazione in viaggio è stata accettabile, più che altro perché avevo una scorta di pane e altri panificati senza glutine in valigia, ma anche perché ormai avevo l’occhio per identificare subito eventuali rischi. C’è anche da dire che si è trattato di un viaggio di poco tempo. Ma quando i giorni all’estero non sono pochi, perché magari bisogna spostarsi per lavoro oppure per lunghi periodi di studio, tipo in Erasmus, come fare? Be’ è possibile scrivere a un referente CYE del tuo paese, come me, e chiedere i contatti diretti dei referenti CYE del paese di destinazione, a cui è possibile fare riferimento per tutte le informazioni e le necessità di viaggio senza glutine.

A proposito, qui trovi altre informazioni utili se devi fare un viaggio lungo all’estero:

  • Erogazione dei prodotti senza glutine all’estero? Leggi qui!
  • Panoramica delle fonti informative: leggi qui
  • Devi prendere l’aereo? Leggi qui.
  • All’estero per apprezzare il valore dell’Italia

Non ho viaggiato molto, ma lavorando dentro al CYE ho avuto l’opportunità di scoprire quanto l’Italia sia avanti nella ristorazione senza glutine fuori casa. Pur trovando una grande organizzazione anche in altri paesi europei come la Spagna, il Regno Unito, l’Olanda… devo ammettere che in Italia la situazione è decisamente virtuosa, sia in termini di quantità di strutture ristorative e ricettive, sia in termini di qualità dell’offerta. Sarà per il valore che la convivialità occupa nella nostra cultura, sarà per il ruolo di primo piano che hanno pasta e panificati nella nostra gastronomia, nonostante ci siano sempre margini di miglioramento, l’alimentazione senza glutine fuori casa in Italia è più facile rispetto all’estero. E io credo che questo primato tutto italiano sia da ricercare anche nella costante attività ultraventennale fatta dalla nostra associazione, con il programma AFC – Alimentazione Fuori Casa senza glutine, per creare un network di locali informati e capaci di offrire un servizio senza glutine idoneo e soddisfacente. 

  • Programma AFC: un punto di riferimento

A dimostrazione di questo, l’Italia viene presa come punto di riferimento per l’accoglienza senza glutine dalle altre associazioni celiachia, non solo europee, ma anche extra europee. Sempre più associazioni estere ci chiedono di fare formazione sul programma AFC, in modo da poter sviluppare lo stesso progetto anche nel proprio paese.

Forse è per questo che spesso mi capita di aiutare persone italiane che vanno all’estero per lunghi periodo, mettendole in contatto con i delegati CYE dei vari paesi, ma in circa tre anni mi è capitato solo due volte di aiutare persone celiache straniere in viaggio in Italia!

Francesca Pietrunti

Francesca Pietrunti

Francesca Pietrunti, dal 2020 è delegata CYE per l’Italia. Molisana, laureata in Biologia, appassionata di lingue e comunicazione, sogna un mondo senza confini, soprattutto alimentari. Prossimo viaggio? New York. Ma anche Norvegia, Danimarca, Portogallo…

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AIC, da 45 anni, cambia in meglio la vita delle persone celiache e delle loro famiglie. Attraverso il suo account porta sul blog storie, contributi e testimonianze di pazienti celiaci, famigliari e professionisti che si occupano di celiachia.

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