5 cose che vorrei chiedere al bar sotto casa

Cosa vogliono i celiaci al bar? Abbiamo raccolto i commenti frequenti che arrivano all’Associazione attraverso incontri di persona e canali social. Quindi abbiamo fatto il punto sulle maggiori criticità che incontrano, ancora oggi, celiaci e celiache, in uno dei luoghi più importanti per la socialità e la convivialità in Italia, scrivendo una lettera immaginaria al barista sotto casa. 

Magari a qualcuno potrebbe essere davvero utile per migliorare il proprio rapporto con i baristi di zona. 

Caro/a barista,

chi ti scrive è una persona che apprezza moltissimo il tuo lavoro e che amerebbe davvero poter godere più spesso, ma anche più intensamente, l’accoglienza e i servizi che offri nel tuo locale.

Tuttavia devo fare i conti con la necessità di dover escludere totalmente il glutine dalla mia vita. Bada bene, non si tratta di un capriccio infantile, né di una moda radical chic, né tantomeno di una scelta alimentare temporanea. Semplicemente è la mia cura. L’unica terapia che devo seguire, in modo permanente, per poter vivere in salute.

Detto questo, lascia che ti spieghi brevemente la situazione celiachia – bar.

Allora, mangiare senza glutine oggi è decisamente più facile rispetto a qualche anno fa. Il programma Alimentazione Senza Glutine Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia sicuramente ha fatto, e sta facendo, la sua parte. Tanto da spingere molte associazioni estere a richiedere una specifica formazione su questo progetto, in modo da poterlo replicare nei propri paesi. Un bel traguardo! No? (Se non sai di cosa si tratta dai un’occhiata qua). 

Eppure la vita per una persona celiaca, soprattutto fuori casa, non è ancora così semplice, esistono ancora zone d’ombra e strutture ricettive e ristorative ancora sottorappresentate all’interno del network AFC. Indovina un po’ quale categoria di locali tocca mettere fra quelli che lasciano ancora un po’ a desiderare per quantità e varietà del servizio senza glutine? Esatto, proprio i bar! Il luogo per eccellenza della convivialità all’Italiana! Convivialità che chi deve escludere il glutine vive a metà. Eppure sarebbe così facile…

Ma non voglio farti perdere troppo tempo, concedimi 5 consigli per aiutarti a offrirci un servizio migliore. 

  1. Il caffè da solo è senza glutine, ma per essere sicuro per chi è celiaco non deve rischiare di contaminarsi con altre bevande a rischio o vietate per la nostra dieta, come il caffè d’orzo. Quindi usa possibilmente due macchine di estrazione diverse, oppure ricordati di risciacquare i braccetti promiscui dopo ogni uso. Ma forse questa è la soluzione più rischiosa per me e complicata per te.
    E poi toglimi una curiosità. Perché quando chiediamo un caffè non contaminato con il caffè d’orzo, nel 90% dei casi ci portate proprio un caffè d’orzo?! Perché? PERCHÉ?!
  2. Sembra impossibile nel 2023, ma la colazione al bar è un vero sogno per noi celiaci! Non la troviamo quasi mai. Eppure esistono sul mercato, ovunque ormai, scommetto anche nel cash&carry in cui ti rifornisci per i prodotti a minor rotazione. Esistono, dicevamo, tanti prodotti senza glutine preconfezionati monodose, secchi ma anche surgelati, con lunga shelf-life. Insomma basterebbe così poco per far realizzare un sogno. 
  3. Se poi fai anche pranzi e pasti veloci, esistono pure piatti pronti surgelati buonissimi già belli che fatti. Possono anche essere preparati al microonde ancora sigillati, così tu eviti sbattimenti e io posso mangiare in sicurezza. Zero stress. Servizio da dieci!
  4. Vuoi portare il servizio a un livello ancora successivo e differenziarti dai bar che offrono il minimo sindacale? Ecco una buona notizia per te. Se i bar sono ancora sottostimati, i laboratori artigianali di prodotti da forno e panificati freschi senza glutine si stanno moltiplicando. Crea uno spazio dedicato e serviti direttamente da questi laboratori, cornetti e brioche senza glutine andranno a ruba. Ma attenzione che restino per chi è celiaco per davvero! 
  5. Oltre alla colazione, l’altro sogno proibito di noi celiaci e celiache sai qual è? Un buon aperitivo gluten free. Bastano semplici accorgimenti per farne uno ricco e sicuro anche per noi: noccioline, olive, patatine etichettate senza glutine, stuzzichini naturalmente senza glutine. Alcuni cocktail meritano un’attenzione particolare e di birre senza glutine ce ne sono ormai di buonissime, anche artigianali!

 

Come? Cos’avrai in cambio? La nostra fedeltà, il passaparola analogico e digitale, i nostri amici e familiari, insomma se non lo vuoi fare per noi, fallo per il tuo business!

Da dove iniziare? Su questo non ho dubbi: dal programma Alimentazione Senza Glutine Fuori Casa, per la formazione, la consulenza e la grande visibilità che può offrirti.

Pensaci!

Elisa Canepa

Elisa Canepa

In AIC dal 2013 si occupa di comunicazione, relazione con i media e social. Proviene da un percorso formativo incentrato sulla comunicazione sociale e istituzionale che, dopo un'esperienza nella redazione di un magazine mensile, sceglie di perfezionare con un master in raccolta fondi. Qui incontra il Terzo Settore e sceglie di mettere le sue competenze al servizio delle realtà nonprofit.

4 risposte

  1. Nel quartiere dove abito io, Corticella a Bologna, non esistono né bar né locali che trattano prodotti x celiaci soprattutto i freschi. Bisogna spostarsi molto . Io faccio la voglia di poter fare una buona colazione in un locale dedicato anche x noi celiaci…. !

  2. Ottime osservazioni, aggiungo anchr che un celiaco non può prendere nemmeno un caffè macchiato o un cappuccino perché nei bar usano lo stesso montalatte sia x latte “normale” che per latte di soia….

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AIC, da 45 anni, cambia in meglio la vita delle persone celiache e delle loro famiglie. Attraverso il suo account porta sul blog storie, contributi e testimonianze di pazienti celiaci, famigliari e professionisti che si occupano di celiachia.

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